su Renato
La multiforme genialità di Renato Casini
di Ilario Luperini
Ormai l’utilizzo dell’elemento preso dalla natura o scartato dall’uomo è da tempo alla base di elaborazioni creative di vario livello, così come l’accostamento di materiali di diversa origine e provenienza.
Allora, in che cosa consiste l’originalità di Renato Casini? Cerchiamo di riassumerla in poche, essenziali considerazioni.
Prima di tutto le Radiche. L’incipit creativo scaturisce dall’attenta, appassionata osservazione di quegli elementi naturali che l’azione del tempo e degli agenti atmosferici ha sottoposto a profonda metamorfosi: le radiche, appunto. Con immediatezza, Renato ne coglie a prima vista le naturali potenzialità espressive. Le interpreta, ci si immedesima, le rende strutture formali che entrano subito a far parte del suo ricco linguaggio; le fa rivivere con la genialità dell’artista sostenuta dalla perizia e dalla curiosità costruttiva dell’artigiano.
Poi, va oltre. Sente la necessità di provare a metterle in relazione con altri materiali, a partire dall’alabastro di cui sa cogliere la raffinatezza delle venature, le varietà delle pietre, la loro affascinante trasparenza. Lo fa con l’abilità, la precisione, la meticolosità dell’orafo, dando luogo a opere create, nel loro insieme, come stupefacente assemblaggio di sottili particolari.
E non è solo tecnica. E’sensibilità creativa, consapevolezza storica, genialità operativa, come ci dice (tra le molte altre) La croce, vibrante scultura in cui il fremente dialogo tra legno di vitigno e alabastro raggiunge elevate vette di qualità.
Le varianti dimensionali. Proprio grazie alla capacità di intervenire su dimensioni diverse Renato Casini ci dà eccellente prova della sua sensibilità per i materiali e per le tecniche di lavorazione; e dell’alta concezione del lavoro come struttura essenziale della creatività. Dal piccolo oggetto alla importante scultura. Dal Maggio Ciondolo, dove gli equilibri cromatici e la reciproca valorizzazione dei due materiali – la parte lignea e quella alabastrina - offrono soluzioni formali di notevole efficacia espressiva; a L’olivo in cui la complessa e articolata struttura della radica è animata da significativi inserti di alabastro che ne sottolineano dinamicamente la trepida ascensione verticale.
L’assemblaggio di materiali diversi. In alcuni recenti lavori divengono ancora di più gli elementi strutturali di partenza: legni, alabastri, cristallo, luce. Opere che, spesso, appaiono sintesi di arte, artigianato, design. Continue varianti: varietà di legni e varietà di alabastri. Particolari e sorprendenti tipi di legno : vitigno, erica, corbezzolo, olivo; specifiche tipologie di alabastro, dallo scaglione al cinerino all’onice e oltre. E, per conseguenza, una straordinaria varietà di combinazioni. Una vera e propria perfezione costruttiva che transita dall’effusione lirica a un registro di maggiore razionalità, dando sempre origine a forme organiche, equilibrate, armoniose. Ne è un convincente esempio la Radica d’alabastro: la naturale trasparenza della preziosa pietra volterrana è adeguatamente potenziata da una fonte di luce interna e poeticamente ravvivata da foglie naturali e sassi di mare. Oppure Undicioro: la perfezione della struttura circolare si anima, prende vita grazie ai fulgenti inserti di cristallo efficacemente ampliati dall’interna sorgente luminosa, dalle venature dell’alabastro e dal metallo. Ma gli esempi potrebbero davvero essere molti.
In tutto ciò consiste la sua indubbia originalità: l’elemento naturale è pensato, fin dalla prima idea embrionale, come sintesi lirica della bellezza racchiusa in ogni aspetto della natura, purché a essa ci si avvicini con il rispetto e l’ammirazione necessarie a comprenderne l’immensità. Da ciò, la molteplice scelta dei materiali e le loro multiformi combinazioni, frutto di appassionata ricerca; la raffinatezza esecutiva; la delicatezza creativa.
Un percorso artistico esemplare dove manualità e intellettualità trovano la più autentica fusione.